Pranzo di lavoro (dal mercoledì al venerdì a pranzo)
Giovedì 19 Maggio 2022 (escluso sabato e domenica)
Pane, acqua, aria, coperto e WIFI € 2.00
€ 5.00/6.00 80/150 g., € 8.00/9.00 150/250 g.
Linguine, pancetta, zucchine e mascarpone € 6.00/9.00 Risotto, salsiccia e Barbera € 6.00/9.00 Cacio e pepe € 6.00/9.00 Tagliolini dì riso, pesto dì aglio orsino e pomodori secchi € 6.00/9.00
Omelette dello chef € 5.00/8.00 Carpaccio di lonzino e bufala € 6.00/9.00 Insalata dì stinco e cipolle agrodolci € 6.00/9.00 Coppa arrosto con patate € 6.00/9.00
A che Putin è la notte? Intanto si è aperto il dialogo tra Russia e Stati Uniti. Secondo: Putin sta abbassando i toni ad ogni uscita pubblica. Ha capito che andando avanti rischia di perdere davvero la guerra. Il consumismo ed edonismo occidentale è ormai entrato sotto la pelle dei suoi soldati e non hanno voglia di perdere i piaceri della vita in una guerra che non capiscono: stavano così bene con McDonald e Instagram, Gucci e Coca cola. E gli ammutinamenti si moltiplicano. D’altra parte Putin è conscio ormai dall’arretratezza degli equipaggiamenti e degli armamenti: la capacità che hanno i droni americani di individuare al centimetro i suoi generali e falli fuori è ormai evidente ogni giorno. Così allunga nel tempo le minacce a chi vuole entrare nella Nato (faccenda per cui occorrono almeno 4 anni). Ma il fattore che lo lascia più perplesso e abbattuto è la Cina. Xi Jinping non gli sta dando nessuna mano: anzitutto, non gli compra il petrolio. Non solo: parecchie aziende tecnologiche cinesi se ne stanno andando da Mosca.