Per la pasta: 1 Kg di farina 00 1/2 l. di acqua calda 15 g. di sale
Per il ripieno: 250 g. di amaretti scuri 80 g. di uvetta 80 g. di grana padano 25 g. di cedro candito 1/4 di noce moscata 1 uovo 1 bicchiere di marsala secco 5 g. di sale 1 mostaccino 15 g. di mentine la scorza di un limone pan grattato
Procedimento:
Tritare gli amaretti, il formaggio, il mostaccino, imentini. Ridurre in poltiglia il cedro e le uvette. Polverizzare la noce moscata Unire il tutto con il limone grattuggiato , il sale, l'uovo ed il bicchiere di marsala Mescolare fino a quando il ripieno rimarrà unito ( aiutandosi con il pangrattato). Lasciar riposare un giorno Impastare la farina con l’acqua e il sale Ottenere una pasta liscia . Tirare una sfoglia sottile in modo tale Che il ripieno sia appena visibile. Creare dei quadrati o,con l’aiuto di uno stampino, delle forme circolari . Inserire il ripieno in un rapporto di 1:2. Richiudere e pizzicare I bordi a raggio. Bollire in acqua salata fino a cottura Condire con burro fuso e grana padano Optional : l’erba salvia. Note: l’assenza di uova (un usanza dettata, un tempo, probabilmente da fini economici) e l’uso dell’acqua calda nell’impasto contribuiscono ad accelerare i tempi di cottura (10 m. max),impedendo così al ripieno di perdere troppe sostanze. A questo scopo la cottura deve avvenire in tempi molto ravvicinati rispetto al momento della confezione del tortello, per evitare l’eccessiva essicazione. Nell’osteria della nonna Annetta (1880-1967) durante la sagra del paese i tortelli venivano fatti "al momento" da un gruppo di pettegole donnine che pizzicavano I tortelli quasi 24 ore su 24.